TRATTAMENTI
MÉZIÈRES


Follia è fare sempre le stesse cose
pensando di avere risultati diversi.

LO SCOPO DEL TERAPISTA

Allentare le tensioni muscolari e ridare la lunghezza originale ai muscoli accorciati, mettendo la persona nelle posizioni di stiramento globale, esercitando una trazione continua e simultanea alle estremità delle catene muscolari ed impedendo, nel limite del possibile, le compensazioni. Il trattamento permette di lavorare più nel profondo attraverso un ascolto del proprio corpo, diventando più consapevoli dell’origine dei propri blocchi.

PER CHI È INDICATO

Il metodo è indicato per tutti coloro che per lavoro sono sottoposti a sforzi, che sollevano pesi, per coloro che sono costretti a stare tante ore in piedi ed anche per chi deve stare necessariamente seduto, per chi sta ore al computer o sui libri, per chi va in palestra e fa esercizi di potenziamento non equilibrati, in sintesi per tutti coloro che vogliono diventare più consapevoli delle potenzialità del proprio corpo e che hanno a cuore il loro benessere psicofisico.

Riassumendo, se la forma di un corpo è deformata la funzione che ne consegue è falsata. Se vi sono disarmonie morfologiche vi saranno compensi e/o cattive sinergie, quindi potenzialità di patologie e di dolore. Vi è un’assoluta complementarità fra il metodo Mézières e l’osteopatia. È facile confondere il MetodoMézières-Bertelè con una semplice ginnastica dolce, in realtà si tratta di un lavoro posturale e correttivo impegnativo sia per il paziente che per il terapista sul piano fisico e psicologico.

Il Metodo Mézières-Bertelè, è indicato per normalizzare tutti i problemi osteo-muscolo-articolari ed ha come campo di applicazione:

• Lombalgie, lombo sciatalgie, cervicalgie, cervicobrachialgie
• Periartrite scapolo-omerale, coxartrosi, gonartrosi
• Sindrome dello stretto toracico superiore
• Iperlordosi, ipercifosi, ginocchia valghe/vare, piede piatto/cavo

IN COSA CONSISTE IL METODO MÉZIÈRES-BERTELISTA?

L’approccio Mézières-Bertelista in via schematica consiste prima di tutto nel normalizzare secondo alcuni criteri la forma (struttura) di un corpo, sapendo che è essenzialmente tramite il gioco di retrazione e raccorciamenti muscolari (più spesso nella parte posteriore dell’abito muscolare) che si manifestano i dismorfismi (scoliosi, iperlordosi, cifosi, ginocchio varo o valgo, cancellazione delle curve, ecc).